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F.I.M.I. Phonola

Agli inizi del 1931 la Società Commerciale ALCIS di Milano commercializzava i prodotti (radio ed altoparlanti) con il marchio Phonola ma, costruiti dalla ditta FIMI di Saronno (MI) che aveva iniziato la sua attività nel 1929, per iniziativa di due imprenditori di Saronno (Corbellini e Cattaneo) nel settore dei materiali isolanti. Alla fine dello stesso anno era la FIMI direttamente a promuovere il marchio sul mercato. La proprietà dell’azienda passa successivamente alla famiglia del Conte Alessandro Poss di Verbania (origine trentine), nel quadro di una differenziazione industriale incentrata a Saronno e sino ad allora concentrata nel settore delle nuove fibre artificiali (rayon) per la tessitura e le tele per pneumatici.

Si iniziò con la produzione di apparecchi radio che utilizzavano componenti provenienti dal mercato USA (in pratica delle scatole di montaggio). I suoi apparecchi a cupola si distinsero per la robustezza meccanica e l’eleganza del mobile, caratteristiche che Phonola mantenne sino alla Seconda Guerra Mondiale. La prima produzione utilizzò il marchio Darling, poi la serie Oro e la serie Alcis. Il modello Transoceanico e la serie Ferrosite (dal particolare tipo di materiale del nucleo delle bobine) sono la dimostrazione di queste affermazioni. La progettazione tecnica fu sino dall’inizio frutto della genialità di un giovane ingegnere, morto prematuramente. Gli subentrò l’ing. Dottorini che con un socio anch’esso ingegnere, Antonini, aveva iniziato a Perugia un’attività di fabbricazione di apparechi radio, poi finita malamente.

Con la nuova direzione, la società FIMI Phonola prosperò velocemente producendo una vasta gamma di apparecchi di grande prestigio come il Telesinto, il Neosinto, il Radioconcerto e apparecchi portatili di grande eleganza. Nel 1939, la collaborazione con famosi architetti, diede spazio all’importanza del “design” nella progettazione della radio. Infatti a Luigi Caccia Dominioni e Livio e Pier Giacomo Castiglioni vanno attribuite la fortunata serie di apparecchi in bachelite prodotti nel ’40/’41 (Phonola 303, 547, 563). Vedi su questo sito la rubrica “Museo virtuale”. F.I.M.I. importava anche i famosi altoparlanti americani Magnavox.

La guerra interruppe l’attività produttiva che riprese nella seconda metà del 1945. Nel frattempo era cambiata la proprietà, passata al Conte Possi.

Durante la guerra Phonola produsse per CrosleySiemens e Minerva. Non risulta che Phonola abbia prodotto apparati militari. Alla ripresa dopo il conflitto costruì per SiemensPhilipsMinerva e Grundig. Produsse anche con il marchio KOSMOVOX. Per la catena distributiva REFIT, F.I.M.I. produsse il marchio PANRADIO.

Agli inizi degli anni ’50 la produzione comprese i primi televisori, perdendo però molto dello smalto iniziale. Negli anni ’60 costruì filodiffusori per quasi tutte le marche.

Nel 1969 FIMI fu acquisita da Philips , concentrandosi nella produzione di monitor ad alta tecnologia, in particolare per il settore medicale.

Nel 2010 BARCO, leader mondiale nel settore dei “digital imaging”, ha acquisito FIMI Saronno.

Brevetto Mastini.

Il dott. Domenico Mastini, eclettico inventore romano, iniziò a collaborare con la Phonola attorno al 1937, presentando l’apparecchio radio a gettone (Radiomoneta) che rimaneva in funzione per un tempo programmato, proporzionale alla “moneta” inserita in una apposita gettoniera collegata alla alimentazione della radio. Per questa soluzione, la Phonola progetto e mise in produzione il modello 670M (M=Mastini). Il 670M era, nel progetto base, una supereterodina economica a tre valvole (con circuito reflex) per la ricezione delle onde medie. Curiosità particolare di questo modello era, tra l’altro, la valvola RT450 Zenith (pentodo finale e doppio diodo raddrizzatore di corrente). L’apparecchio subì successive varianti per renderlo appetibile anche come normale ricevitore economico (senza gettoniera).

Successivamente, il vulcanico Mastini, realizzava un prototipo di radiotelefono veicolare, collegato (via radio) al posto telefonico fisso. Ma la originalità di questo progetto risiedeva nell’obiettivo di realizzare, in anticipo coi tempi, una rete radiotelefonica automatica già nel 1944 (con “cavi hertziani”). L’installazione dei terminali sulle montagne (per allora, gli attuali “satelliti”) avrebbe permesso la realizzazione di collegamenti tra varie città dell’Alta Italia e quindi di tutto il territorio nazionale. Ma il progetto era troppo avanti per i tempi e le vicissitudini della guerra che stava drammaticamente finendo, sospesero lo sviluppo di questa idea avveniristica. Le successive scelte del Prof. Vecchiacchi della Magneti Marelli (un “guru” sul tema) furono, poi, diametralmente opposte (cavi telefonici interurbani) e tanto basto per affossare il tutto.

Mastini dopo avere presentato, nel 1947, alla Mostra per il Cinquantenario della Radio, tenutasi a Milano, una serie di apparati pronti per essere installati a dimostrazione della validità del suo progetto e non avendone ottenuto un meritato plauso, chiuse l’attività.

(contributo della Redazione)

Caratteristiche di alcuni modelli

Phonola “trasportabile”mod. 518

Anno di fabbricazione : 1938/39

Tipologia : radiogiradischi “trasportabile”
Circuito : Supereterodina
Valvole : EK2, EF9, EBC3, EL3, WE54 (o AZ1)

Altoparlante : Elettrodinamico
Gamme d’onda : O.M., O.C. Fono
Alimentazione : da rete
Mobile : in legno
Dimensioni in mm :

Prezzo L. n.d.
Ingresso per antenna esterna.
Cambia tensioni.
L'indice "circondato" dai vari comandi (da sinistra in senso orario: Volume, Tono, Gamme, Sintonia). La precisione della sintonia era assicurata dal movimento contemporaneo ed opposto dell'indice e della sottostante striscia con le scritte delle stazioni.
La robusta meccanica di trasmissione del movimento dell'indice di sintonia.
Presa d'antenna (vista esterna)

CLICCANDO SULLA COPERTINA SI VEDRÀ LA PRODUZIONE DELL’ANNO RELATIVO.

CONCORSO DI RESTAURO A.I.R.E. 2010. KOSMOVOX 135

PUBBLICITA’ D’EPOCA

Clicca sulle immagini per vedere l’ingrandimento
(Immagini d’epoca a cura di R.Simonetti)

IL PICCOLO MUSEO F.I.M.I. PHONOLA
DI SARONNO (MI)

La costruzione della nostra Enciclopedia si basa, per il numero dei modelli e le relative sigle, sul Manuale Angeletti (ed. 6/65) mentre, per le immagini, sui Cataloghi ANIE editi nei vari anni dal 1955. Ricordiamo che non tutte le aziende produttrici di apparecchi radio erano associate A.N.I.E. (Ass. Naz. ind. Elettriche ed Elettroniche). L’uso delle immagini A.N.I.E. garantisce l’originalità delle stesse e dei relativi dettagli, anche a scapito della loro nitidezza. Naturalmente, se disponibili, verranno pubblicate anche foto “dal vivo” ed immagini, sempre rispettose della originalità del modello illustrato.

Cliccando sulla copertina si otterranno le sigle degli apparecchi radio F.I.M.I. Phonola prodotti complessivamente.

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