skip to Main Content

Fimi-Phonola mod. 513

Dati  Tecnici :

produzione: Italia (Saronno)
anno: 1937-38
circuito: supereterodina (otto varianti)
valvole: 4 + raddr.
gamma: O.M.- O.C.
alimentazione: 110÷ 220 volt  c.a.
mobile (cinque varianti): legno massello
dim.: 52×35,5×22,5 cm
produzione: 3160 unità
prezzo al pubblico: 930 Lire

Descrizione dell’apparecchio

1) Medie frequenze di costruzione complessa, anche se all’avanguadia per l’epoca, in materiale “ferronite” per i nuclei, all’interno dei quali erano avvolte le bobine. Il primario ed il secondario sono costruiti separamente ed interconnessi da un condensatore di piccola capacità. Questo componente ed i condensatori in parallelo agli avvolgimenti delle medie frequenze subiscono l’invecchiamento, con il risultato di portare l’apparecchio fuori sintonia. Al difetto contribuisce la particolarità costruttiva di questi componenti, ottenuti dalla deposizione di un sottile strato di vernice metallizzata su un dischetto di mica che rendeva incerto il valore della capacità. L’operazione di “ritaratura” dell’apparecchio è resa, quindi complessa e, spesso, di risultato aleatorio.
2) Le valvole impiegate potevano essere di tipo americano, europeo, oppure miste.
3) Il mobile, in legno massello, garantiva una ottima acustica, in linea con la qualità generale di quest’apparecchio, sicuramente superiore alla media di mercato.
4) Essendo dotato di onde corte, rappresentava una sicura novità, anche in relazione alle tendenze del regime di allora, che privilegiava e favoriva apparecchi riceventi le sole onde medie, quindi le stazioni italiane. Era possibile anche la pre-selezione della stazione locale.

Brevi note sull’azienda

Nata nel 1925 come F.I.M.I. Saronno, industria elettro-meccanica, esordì agli inizi degli anni ’30 nel settore radio con apparecchi spesso all’avanguardia sia tecnologica, sia nel designe e con un marchio, Phonola, dedicato all’attività specifica. Per saggiare il mercato, con una tecnica di moderno “marketing”, adottò inizialmente il marchio “Darlig”. Il periodo “autartico” imposto dal regime, obbligò l’azienda a rompere ogni indugio e questo contribuì allo sviluppo del marchio Phonola sul mercato. L’azienda sopravvisse alle vicissitudini della guerra e fu acquistata dalla Philips, nei primi anni ’70. E’ tuttora attiva nel settore dei monitor ad alta definizione, sempre a Saronno.

Altre info&foto

Il cambio gamma

Il famoso marchio stilizzato

I due schemi  rivelano il malvezzo di Phonola ad usare la stessa numerazione per modelli costruiti anche in periodi molto lontani tra loro. Il primo infatti è relativo al modello 513 del 1937/38 (di cui alle immagini), mentre l’altro è riferito ad un apparecchio anch’esso mod. 513, ma prodotto nel 1932/33. Lo schema poco visibile, in quanto in versione industriale su carta da disegno blu, è relativo ad un modello ad otto valvole con “push-pull” finale (35, 24, 27, 35, 27, 2×47, 80). Attenzione, quindi, a possibili confusioni.

Back To Top