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Watt Radio mod. Balilla

Dati  Tecnici :

produzione: Italia
anno: 1937
circuito: Circuito reflex
valvole: 6B7-42-80.
gamma: Onde Medie
alimentazione: da rete
mobile: in legno
dim.: non disponibili
produzione: numeri non disponibili
prezzo al pubblico: Lit. 430 (più tassa radioaudizioni Lit. 75)

Descrizione dell’apparecchio

L’impostazione data dallo stato fascista alla politica del settore delle radiocomunicazioni, obbligò ad un certo punto tutte le maggiori azienda del settore a produrre apparecchi riceventi secondo uno “standard” autarchico ed uguale per tutti. Vennero prodotte così la Radio Rurale, la Radio Balilla e la Radio Roma. La Radio Balilla fu, in particolare, la risposta al DKE 38, il più popolare ed economico ricevitore popolare tedesco di quel periodo. Lo schema elettrico è assolutamente minimale ed il mobile in legno di modesta qualità. Doveva costare poco, anche se il prezzo fu, comunque, incongruo con le ridotte possibilità di spesa del cittadino italiano medio. Le altre aziende italiane che lo produssero furono: Allocchio & Bacchini, C.G.E., Magnadyne, Marelli, SITI, telefunken/Siemens, Unda. Le valvole impiegate non furono solo quelle della serie americana ma anche di quella europea.

Brevi note sull’azienda

WATT RADIO (Fabbrica Conduttori Elettrici Isolati) di G. Soffietti & C. nasce a Torino nel 1928, il classico periodo magico per la radio in Italia. Negli anni ’30 sarà un tipico esempio di produzione con un occhio al design, che se non sconfinerà nello stile dell’avanguardia razionalista maturata nel decennio precedente, certamente indulgerà verso la forma geometrica in ogni aspetto dell’apparecchio. Il modello Ardito ne è un chiaro esempio, con la sua mascherina in legno traforato a protezione dell’altoparlante che fa da ornamento alla struttura del mobile a parallelepipedo.

Altre info&foto

Telaio  di alluminio. La valvola “schermata” in primo piano è la 6B7. La serie complessiva delle valvole è americana (6B7, 42, 80. Era previsto anche l’utilizzo di una serie europea di valvole (WE30, WE28, WE51). In primo piano (sulla sinistra) l’impedenza di bassa frequenza a nucleo magnetico.

 

 

Targhetta identificativa dell’apparecchio, al di sotto della quale è collocato il cambiotensioni. All’estrema destra è visibile il piombino che attestava la verifica, obbligatoria per ogni ricevitore, da parte del Ministero delle Comunicazioni, presso il produttore.

In primo piano il trasformatore di alimentazione. In testa all’altoparlante è fissato il trasformatore di uscita (che purtroppo non è l’originale).

Un dettaglio della sezione in alta frequenza del circuito reflex. La bobina in basso è il “choke” di radio frequenza (RF). Le due scatolette di alluminio racchiudono i trasformatori di RF a nucleo variabile.

Il potenziometro di volume.

Schema elettrico.

Tabella comparativa fra le versioni di Balilla dei diversi costruttori

Ricerca comparativa tra gli schemi utilizzati dalle varie ditte per realizzare la propria versione del Radio Balilla.

 

Schemi  delle diverse versioni del Radio Balilla.

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