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Caratteristiche di alcuni tipi di transistor Philips anni '60

Documentazione relativa alle caratteristiche tecniche di transistor Philips (e americani) degli anni ’60. La “scannerizzazione”, non proprio ottimale, ha reso possibile solo in parte il recupero di questo materiale. Ci limitiamo, quindi, ai transistor più comuni divisi non solo tra silicio e germanio, ma anche per settore di applicazione. Cliccando sulle diciture a lato si potrà accedere alle info di specifico interesse.

Un utilissimo grafico

Le stazioni sulle scale parlanti sono indicate in lunghezza d’onda (metri) oppure in frequenza (Hz) o in entrambe le grandezze. La corrispondenza tra queste due grandezze può essere facilmente dedotta da questo grafico in scala logaritmica. L’ascissa (orizzontale) indica la frequenza, mentre l’ordinata (verticale) la lunghezza d’onda. Cliccando sul piccolo a lato si ottiene una immagine leggibile.

Gli involucri dei condensatori elettrolitici d'epoca.

Nel corso di un restauro importante si può presentare l’opportunità della sostituzione dei condensatori elettrolitici d’epoca. In particolare quelli contenuti negli scatolini di cartone, oppure nei tradizionali cilindretti di vetro. Abbiamo fotografato alcuni di questi contenitori riproducendoli in pdf scaricabili e stampabili a dimensioni naturali.  Cliccare sul bottone per accedere alla pagina.

Le misure e i controlli fondamentali per individuare i guasti.

Il restauro di un circuito elettrico deve basarsi su misurazioni che possano guidare l’intervento, attraverso confronti con dati di riferimento affidabili provenienti dalla propria esperienza o dedotti da fonti tecniche. Poi bisogna munirsi di pazienza per seguire un percorso razionale e metodico che porti a una corretta interpretazione dei risultati ottenuti  Il primo dei due articoli da le linee generali per misure e controlli da eseguirsi per primi. Il secondo, invece, si concentra sulla parte di schema relativo alla sezione di Alta e Media Frequenza (A.F./M.F.), certamente più complessa da dipanare.

Radio Minerva 475/4 (1947)

Il Concorso di restauro, indetto tra i soci A.I.R.E. nel 2008, e la successiva premiazione del vincitore (Federico Mantovani) all’Assemblea Annuale AIRE, ha riguardato un ricevitore Minerva modello 475/4 (1947). Sul numero 3/2009 un breve testo ed alcune immagini illustrano il lavoro fatto. Cliccando sull’immagine a lato si accede al testo completo sul restauro che potrà anche essere stampato.

Prontuari originali di vecchie valvole non solo europee

Le difficoltà che il collezionista incontra quando deve restaurare un ricevitore che adotta valvole d’epoca poco note, ci hanno indotto a creare questo spazio ove raccogliere vecchi prontuari difficili da reperire.

Il restauro di un rocchetto di Rumkorff

Questo genere di restauro richiede un buon livello di conoscenze tecniche, un minimo di attrezzatura specifica e di spazio per operare. Riteniamo, comunque, che questa esperienza debba essere resa disponibile per chi volesse cimentarsi in questo recupero, potendo così evitare gli errori evidenziati durante l’esperienza pratica diretta. Il documento (in pdf) è suddiviso in due parti, ciascuna relativa a due momenti successivi dell’intervento di restauro.

Il bi-valvolare supereterodina "2+1"

Sul numero 1/2011 della rivista associativa “La Scala Parlante” abbiamo pubblicato una sintesi di un articolo in due puntate apparsi sulla rivista “L’Antenna” (1938). L’interesse per questi testi deriva dal fatto che chi li scrive (N.Callegari) si può ritenere il progettista del “Radio Roma”, apparecchio “popolare” che ebbe ai suoi tempi un discreto successo di mercato. Per questo rendiamo disponibili i testi originali in un unico pdf. Sullo stesso tema è anche l’articolo  tratto da “L’Elettronica” (1948) a firma Ing. Gilardini che integra e completa i due precedenti. L’insieme può essere una fonte di riferimento per capire le caratteristiche di base di questi circuiti, importanti all’epoca perché riducevano le valvole impiegate (sulle quali gravavano tasse salate).

La sostituzione "eretica " delle valvole

Può capitare di avere in collezione un apparecchio radio le cui valvole danno problemi e siano nel contempo introvabili. L’usura ha reso anzianotto il tutto, ma irrinunciabile resta la voglia di avere il “reperto” funzionante a tutti i costi e disposti, quindi, a profanare la sua originalità: che fare? Il titolo dell’articolo che proponiamo “Eresie elettroniche” è, da solo, significativo. e fornisce indicazioni e suggerimenti pratici estremamente interessanti per affrontare e risolvere il problema con metodo professionale. L’articolo tratta solo le valvole di tipo americano e, in parte, quelle usate nel settore militare della II G. M.

La documentazione permette, tramite le sigle indicate di definire applicazione e provenienza degli apparati militari del Signal Corps americano..

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