
Radio Allocchio & Bacchini

Allocchio (a sinistra) e Bacchini (a destra)
La società prende l’avvio dal sodalizio di due ingegneri (Allocchio e Bacchini) che a Milano, agli inizi del ‘900, creano la SAB, assorbendo anche una azienda attiva nel settore telegrafico e nella strumentazione di laboratorio (Luigi Beltrami & C.). Si aggiunse, poi, la parte radiotelegrafica grazie alla consulenza del noto pioniere Franco Magni di Borgosesia. Nel 1920 la ditta cambia la ragione sociale in Allocchio Bacchini & C.Con questa base di esperienza telefonica, nel 1924 l’azienda entra nel settore radio (con il marchio Radialba acronimo di Radio Allocchio Bacchini) e mette sul mercato una vasta gamma di prodotti, dalla radio a galena ai sofisticati ricevitori ad otto valvole. Nel 1927 la Direzione Tecnica dell’azienda fu affidata all’ing. Gnesutta e quella specifica del Settore Radio all’ing. Recla. La creatività e la competenza di questo gruppo di cervelli, era amplificata dalla versatilità del progettista Visconti. La qualità era buona e l’affermazione sul mercato non si fece attendere. Interessante notare come per alcuni anni furono commercializzati apparecchi in scatola di montaggio. Il massimo periodo di espansione della A & B fu tra gli anni ’30 ed i primi del ’40. A questo contribuì anche la forte presenza di Allocchio&Bacchini nella produzione delle “radio popolari”: Radio Rurale, Radio Balilla e Radio Roma. La forza lavoro impiegata dall’azienda nel 1940 fu di ben 2000 dipendenti e di circa 150 ingegneri e tecnici specializzati.
Il modello di radio a sette transistor con sigla 2001 (produzione 56/57), potrebbe essere il primo ricevitore portatile italiano, anche se non risulta sia mai stato commercializzato.
A&B guarda anche al mercato dell’auto, in sviluppo negli anni ’30, e progetta l’autoradio AUTONOLA II che verrà prodotta negli anni 1936/39.
Allocchio & Bacchini fu anche sensibile allo studio del rapporto tra concezione tecnica dell’apparecchio radio e la esigenza di rispondere ad una linea estetica, anche per differenziare il prodotto per una clientela esigente, con un gusto ben definito. Rimandiamo ad un articolo apparso su “Tecnica Elettronica” n° 5/6 del 1946, a firma di un famoso architetto progettista Otto Federico Henrich, l’approfondimento del tema. Clicca qui.
Per completezza di informazione va anche menzionata l’attività di A&B nel settore della strumentazione elettrica ed elettronica. Un tipico prodotto che vogliamo qui ricordare, come esempio, è l’ALBAMETRO, tester “ante litteram” progettato nel 1942 (presentato in Fiera di Milano nel 1946) per le misure di tensioni, correnti (c.c. e c.a.) e resistenza realizzato con il rigore e lo stile di uno strumento scientifico. Dopo la guerra con l’esaurimento delle commesse militari (radio ricetrasmittenti militari erano fornite al nostro esercito di allora), inizio il declino che dopo varie vicissitudini si concretizzò alla fine degli anni ’60.
(contributo della Redazione)
Con molto piacere inseriamo il testo “Allocchio Bacchini storia di tre aziende”, che bene si integra con le informazioni precedenti, fornito da Carlo Recla uno dei figli del famoso progettista. Clicca qui

Catalogo A&B produzione 1933/34

Per visionare un raro catalogo d’epoca,

A&B RADIALBA MOD.55M
TUBI: 6A7, 78, 75, 41, 80 ANNO 1933/35 ONDE MEDIE E CORTE
La costruzione della nostra Enciclopedia si basa, per il numero dei modelli e le relative sigle, sul Manuale Angeletti (ed. 6/65) mentre, per le immagini, sui Cataloghi ANIE editi nei vari anni dal 1955. Ricordiamo che non tutte le aziende produttrici di apparecchi radio erano associate A.N.I.E. (Ass. Naz. ind. Elettriche ed Elettroniche). L’uso delle immagini A.N.I.E. garantisce l’originalità delle stesse e dei relativi dettagli, anche a scapito della loro nitidezza. Naturalmente, se disponibili, verranno pubblicate anche foto “dal vivo” ed immagini, sempre rispettose della originalità del modello illustrato.
Cliccando sulla copertina si otterranno le sigle degli apparecchi Radio e TV A&B prodotti complessivamente.