skip to Main Content

EUROPHON

Europhon appare sul mercato nell’immediato dopoguerra (proprietaria la famiglia Zenesini di Bozzolo-MN), con apparecchi economici adatti alle esigenze di un pubblico desideroso di avere una radio, ma con risorse economiche limitate. Gli uffici commerciali erano a Milano (v.le Tunisia) e la fabbrica in periferia (via Mecenate). La sua fortuna sarà la serie RC della fine degli anni ’50 (in pratica tre modelli: RC58RC59 e RC62) che con la loro semplicità circuitale (15 componenti passivi in tutto), l’accattivante design e la gamma di colori offerti invaderà il mercato con un prodotto dall’ottimo rapporto prezzo/prestazioni. La scelta di produrre anche per terzi o con marchi diversificati (EuronicEurostarKosmophonPhonomatic) rende difficile quantificare la produzione di questa dinamica azienda, nata dalla imprenditorialità di una famiglia mantovana. Anche il tempo libero che sempre più trova gli italiani disponibili con il crescere del benessere è una opportunità per produrre apparecchi portatili a batteria. La tecnologia produce valvole miniatura a basso consumo ed alto rendimento, ideali per questo tipo di apparecchi. Il marchio Kosmophon fu dedicato a questa tipologia di prodotto. Dal 1965 produrrà anche con il marchio Superla.

Scelte di sviluppo aziendale poco lungimiranti (il ruolo della finanziaria pubblica REL* determinò un gioco perverso nello sviluppo del settore elettronico negli anni ’60) ed una grave disavventura famigliare segnarono la fine di questa avventura industriale.

(contributo della Redazione)

* Per saperne di più sul ruolo dell’intervento statale nel settore dell’Elettronica di Consumo. Clicca qui.

Caratteristiche di alcuni modelli

CLICCANDO SULLA COPERTINA SI VEDRÀ LA PRODUZIONE DELL’ANNO RELATIVO.

Cliccando sull’immagine si accede ad una documentazione su alcune apparecchiature Europhon.

La “famiglia” Europhon.

Anno di fabbricazione : fine anni ’50/anni ’60

Tipologia : apparecchi soprammobile
Circuito : circuito supereterodina
Valvole : 6BE6, 6BA6, 6AT6, 50B5, 35A3, (+6BQ7xM.F.)
[con possilità di equivalenze]

Altoparlante : magnetodinamico
Gamme d’onda : O.M./O.C. (e F.M. mod ES 59)
Alimentazione : da rete
Mobile : plastica con diversi colori
Dimensioni in mm :

Prezzo L. 30.000 (media mod. RC)

Schema dei modelli RC

Schema del modello con M.F.

Un breve commento.

La serie di ricevitori Europhon, che comprendeva anche apparecchi a transistor di varie dimensioni, fu la rispota ad un mercato che, sotto la spinta del “boom” economico degli anni ’50, andava ritrovando il gusto di un benessere perduto in anni di guerra e di stenti. E’ composta, quindi, da prodotti economici, meccanicamente semplici ed elettronicamente “ridotti all’osso”. Questo, anche, per agevolare una produzione affidata, principalmente, a personale avventizio esterno all’azienda con sola abilità manuale e desiderio di arrotondare le ancora stentate finanze personali. Il telaio è praticamente sempre lo stesso (allungato per la versione con M.F.). I comandi (volume/acceso-spento e sintonia) inizialmente laterali, divengono frontali ed il cambio gamma (nei primi modelli a levetta) è realizzato con una tastiera che commuta anche il fono ed effettua l’accensione/spegnimento. Questo dettaglio meccanico, avrà un grande valore in termini di “marketing”, perchè conferisce all’apparecchio un aspetto importante, sino ad allora caratteristico dei ricevitori più blasonati. Le valvole impiegate sono “cavalli di battaglia” dell’epoca, quasi sempre Marconi Italiana. L’alimentazione da rete è realizzata con autotrasformatori “molto tirati” (punto debole del sistema) che debbono fare “salti mortali” per fornire le necessarie tensioni ai filamenti. In questo modo il telaio è sotto tensione e rappresenta un pericolo per l’operatore distratto. La sintonia è a “permeabilità variabile” con un delicato sistema di tubetti scorrevoli (il principio viene mantenuto anche per il ricevitore ad M.F.) ed è un altro dei punti deboli di questi apparecchi. nella serie RC esiste anche un modello con variabile ad aria con comandi frontali. La varietà dei colori nei mobiletti, rendeva questi apparecchi particolarmente adatti ad essere inseriti nell’arredamento domestico in voga in quegli anni. Del modello ES59 esiste anche una versione “solo O.M.” (ES58) senza tastiera ed a comandi laterali.

La costruzione della nostra Enciclopedia si basa, per il numero dei modelli e le relative sigle, sul Manuale Angeletti (ed. 6/65) mentre, per le immagini, sui Cataloghi ANIE editi nei vari anni dal 1955. Ricordiamo che non tutte le aziende produttrici di apparecchi radio erano associate A.N.I.E. (Ass. Naz. ind. Elettriche ed Elettroniche). L’uso delle immagini A.N.I.E. garantisce l’originalità delle stesse e dei relativi dettagli, anche a scapito della loro nitidezza. Naturalmente, se disponibili, verranno pubblicate anche foto “dal vivo” ed immagini, sempre rispettose della originalità del modello illustrato.

Cliccando sulla copertina si otterranno le sigle degli apparecchi radio EUROPHON prodotti complessivamente.

Back To Top